Gaia Yoga 2024-04-23T13:10:04+00:00

Consulenze Yoga a Sestri Levante

incontri su misura per chi ha male alla schiena e vuole sciogliersi e sentirsi bene

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COSA

incontri Yoga privati. La pratica è morbida e gentile sulle articolazioni; passa da sequenze fluide e danzate a momenti di raccoglimento e ascolto, alla ricerca di un movimento libero e dolce con focus sulla colonna vertebrale e rinforzo addominale

COME e DOVE

integro con altri studi e formazioni, maturando una Pratica poliedrica distante dalla tradizione

Ospito principalmente a casa – in questo caso saranno presenti wifi, parcheggio in zona gratuito e angolo relax – oppure a domicilio, dopo aver valutato con il cliente

PERCHÉ e PER-CHI

per rilasciare tensioni, rilassare mente e corpo, aumentare consapevolezza e focalizzazione
per chi ha dolori alla schiena, rigidità muscolo-tendinea, ridotta mobilità articolare, fibromialgia, stati di ansia, stress e tensione mentale

CHI SONO

A te che leggi, bentrovato! Sono insegnante di yoga e meditazione nell’approccio Anukalana®, creato da Jacopo Ceccarelli.

La mia storia inizia con un colpo della strega a 25 anni che mi bloccò per circa un anno. Il corpo era rigido, teso, contratto. Come avrai appena pensato, 365 giorni sono decisamente troppi, ero entrata in un loop mentale che mi spaventava e congelava. La mente e il corpo chiedevano tempo, decisioni e cambiamenti. Passati parecchi mesi finalmente trovai un bravo fisioterapista, cominciai a lavorare un po’ (in un ufficio) e misi per la prima volta piede in una classe di Yoga.

Il cambiamento parte da dentro e avviene in tanti modi. Il mio cambiamento era già iniziato da un po’ e lo yoga non mi travolse subito, ma sicuramente mi aiutò tantissimo a recuperare la flessibilità e la mobilità della schiena. Le asana mi incuriosivano, gli allineamenti e la tecnica mi affascinavano,  la pratica mi coinvolgeva. Cominciai a praticare yoga ogni giorno a casa e dopo un paio d’anni decisi di seguire un corso di formazione per insegnanti.

Optai per la bella Toscana e per l’approccio Anukalana® Yoga di Jacopo. Il  corso intensivo è stata una vera e propria esperienza di vita! Un ritiro di 17 giorni in Ashram, fuori dal mondo, giornate piene, scandite da ore di teoria, meditazione, comunione, condivisione e pratica, pratica, pratica…Dopo una prima presentazione del corso e del programma il maestro ci invitò ad eseguire un’asana e il mio corpo sperimentò la morbidezza e la “liquidità” di questo approccio.  Me ne innamorai subito!

Dopo tanti anni sono ancora qui a divulgare questo approccio integrandolo pian piano con tante altre formazioni e studi che mi hanno ugualmente cambiata e stupita.

Il Dolore

Il Benessere è una costante ricerca di equilibrio interno, in cui è normale mettere nella bilancia anche il dolore. Vivere di “alti e bassi”. E sapere che può essere utile, perché ti permette di ascoltarlo, di capire che cosa ha da dire. Infatti rispecchia stati emotivi interiori. Il dolore chiede tempo e riposo. Di fermarsi un attimo. E poi capire anche quale può essere la strada per attutire/diminuirlo. Controllarlo e dargli un significato specifico e preciso. Già questo ci sposta dall’attribuirgli solo un valore limitante, che crea una situazione in cui ci si sente in difetto (perché a me?) e sempre malata (mi lamento).

Cercare uno stato in cui il dolore è presente ma sottocontrollo, oppure diminuito o addirittura assente. Lo Yoga può aiutare in tutto questo: un semplice movimento controllato o una respirazione consapevole permette di muoversi dentro i limiti del dolore e modificarlo. Un cambiamento che si riflette anche nella percezione mentale.

Attenzione però al rimanere in allerta di qualsiasi piccolo segnale e accentuarlo, arrovellandosi senza sosta. Qui è il caso di accorgersi del tranello e spostare la mente altrove oppure interrompere il segnale doloroso con ciò che si crede adeguato (dopo essersi consultato con il medico, il terapeuta, ecc.) e fare un passo indietro.

Il movimento è vita e la vita è movimento!

Dalla singola cellula, agli organi, o ancora ai tessuti, l’agire è fondamentale per la sopravvivenza dell’intero corpo. Le sue vari parti cooperano tra loro in maniera ottimale, l’energia scorre, e la sensazione di questo agire in sinergia è un benessere psico-fisico.

La fluidità serve non solo per eseguire un movimento, ma la si intende in senso lato: per trovare soluzioni alternative ad un problema, per adattarsi ad una situazione nuova, per avere quindi una mente elastica. E’ un concetto chiave di Anukalana: imparare ad essere fluidi, per poi lavorare sulla nostra stabilità e il nostro radicamento.

Durante la pratica yoga si lavora per raggiungere qualità fisiche come:

  • agilità: capacità di muoversi in modo libero per spostarsi da una posizione all’altra, velocemente e senza sforzo
  • flessibilità: la capacità di aprire parti del corpo senza generare tensioni, creando spazio nelle giunture e nelle cavità del corpo e dando un piacevole senso di espansione
  • destrezza: capacità di eseguire in modo preciso movimenti complessi

IN CONCLUSIONE

Durante l’incontro ricorro al caro e fedele Anukalana® Yoga, divulgando e spiegando i suoi principi. Integro questa pratica con esperienze e studi personali che si sposano con grazia e precisione all’approccio yoga che faccio da tanti anni.
La mia attenzione va all’apparato locomotore, in particolare alla schiena. Ho sofferto di dolori più o meno forti e ho esperienze sia da cliente (di fisioterapista/osteopata) sia da “addetta ai lavori.
Gli esercizi e le riflessioni partono dal mio vissuto personale per trovare insieme un percorso personalizzato e attivare risorse interne, come un abito su misura.
La risorsa primaria è la Pratica Yoga, a cui aggiungo stimoli, riflessioni, spunti, esercizi per:
Stare in ciò che c’è, in termini di sensazioni corporee, emotive e mentali. ASCOLTA il CORPO
Spostarsi da alcune percezioni limitanti o disfunzionali. NUOVE CREDENZE

Non sono un medico, né un terapeuta, il mio intento è quello di dialogare con l’altro in un equilibrio tra l’esplorazione di un movimento semplice e libero, e le parole.